giovedì 28 febbraio 2013

Ilva: la Protezione Civile sollecita il sindaco di Taranto su gallerie

Zona Tamburi

TARANTO – “Abbiamo sollecitato il Sindaco di Taranto, in qualità di autorità locale di Protezione civile, ad assumere con urgenza specifiche iniziative a garanzia della pubblica e privata incolumità con riferimento alle gallerie ILVA realizzate nel sottosuolo del quartiere Tamburi di Taranto.” Lo ha reso noto l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, che ha inviato oggi una lettera al sindaco di Taranto Ippazio Stefano. “Il 7 febbraio scorso – ha spiegato Amati – a seguito delle nostre richieste e sollecitazioni, Ilva aveva provveduto a fornirci una serie di documenti, informandoci contestualmente delle attività in corso in ordine alla georeferenziazione del tracciato delle gallerie e dei relativi profili altimetrici, nonché sulla circostanza che al momento non è stato avviato alcun intervento di messa in sicurezza della galleria n. 2, che sorge in corrispondenza del crollo verificatosi nella piazza Mercatale del Rione Tamburi il giorno 11 febbraio del 2012. L’intera documentazione, compresa quella fornitaci dalla Provincia di Taranto, è stata analizzata dagli uffici tecnici regionali e da quelli dell’Autorità di Bacino della Puglia, che hanno convenuto sulla necessità di intraprendere specifiche urgenti opere di messa in sicurezza e di avviare un lavoro di approfondimento dello stato di sicurezza dei luoghi, alla luce delle caratteristiche strutturali e costruttive delle gallerie idrauliche, del lungo periodo di esercizio e della particolarità delle acque vettoriate”.
 (fonte Il PaeseNuovo.it)

mercoledì 27 febbraio 2013

Messina, Protezione Civile: il 4 e 5 marzo esercitazione


Quattro istituti comprensivi, circa 889 alunni, docenti e personale parteciperanno all’esercitazione della Protezione Civile di Messina il 4 e 5 marzo e denominata “rischio idrogeologico 2013”.  Obiettivo dell’esercitazione è quello di determinare e verificare il coordinamento delle singole componenti e delle strutture operative, l’efficienza del sistema di comunicazione SMS INFORMA in relazione agli avvisi inviati agli istituti scolastici in caso di evento ed informare cittadinanza e popolazione e scolastica sulle norme comportamentali da attuare in caso di rischio idrogeologico.



Reggio: Provincia e Croce Rossa insieme nell'ambito della Protezione Civile

La Provincia di Reggio Calabria
Amministrazione provinciale e Croce Rossa Italiana hanno deciso di avviare un percorso sinergico inerente alla Protezione civile, dalla prevenzione sanitaria e alla formazione. Le basi di questa futura collaborazione sono state gettate nel corso di un  incontro  istituzionale tra il  presidente  provinciale della CRI e il presidente della Provincia. 

martedì 26 febbraio 2013

Tutti a scuola… dalla Protezione Civile

Una veduta di Castiglion Fiorentino

Proseguono gli incontri relativi al progetto "Conoscere per proteggersi, perché la Protezione Civile siamo tutti noi"  proposto dall’ amministrazione comunale Castiglion Fiorentino, per conoscere i membri e le attività della Protezione Civile e rivolto alle scuole medie. Oltre a sensibilizzare i ragazzi sull'operato e sulle tematiche della protezione civile gli studenti stati coinvolti in un progetto d'informazione che, partendo dalla scuola, possa giungere fino alle famiglie. 

A marzo un progetto formativo per i volontari della Protezione Civile


Il Gruppo Comunale di Albano Laziale, in base all'esperienza dello scorso anno, vuole riproporre il programma formativo per una preparazione del volontariato come operatore di soccorso. Il corso si terrà a marzo. Oggi il ruolo del volontario della Protezione Civile è di fondamentale importanza, la formazione didattica deve tener conto della conoscenza di tutti quegli aspetti legati la rischio del territorio.

lunedì 25 febbraio 2013

La Protezione Civile interviene sulle rive del Rio Tagliaferro


I volontari della Protezione Civile di Asti proseguono la proverbiale attività di prevenzione ambientale a seguito di sopraluoghi in convenzione con Ufficio Ambiente del Comune di Asti. Venerdì mattina una squadra, con un operatore ASP, ha rimosso - si legge in una nota - "parecchi pneumatici gettati da ignoti in prossimità del Rio Tagliaferro. Probabilmente sarebbero poi stati incendiati ed eventualmente utilizzati per "pulire" cavi in rame".  "Nelle prossime settimane - anticipano infine i volontari - viceversa si rimuoveranno i rifiuti dall'interno del Rio in Località Quarto Inferiore".
(fonte www.atnewus)

sabato 23 febbraio 2013

La Protezione civile prolunga l’allerta per la neve


La protezione civile dell'Emilia-Romagna ha attivato lo stato di emergenza per un allerta neve:  dalle 13 di domani alle 7 di lunedì su tutto il territorio regionale. Da domenica le precipitazioni si intensificheranno, per poi attenuarsi dalla tardo pomeriggio. Precipitazione nevose sono previsti non solo sui rilievi (30-50 cm), ma anche in pianura (10-20) e sulla fascia costiera (10). Durante la notte sarà possibile la formazione di ghiaccio.

venerdì 22 febbraio 2013

Sole a Catania dopo il nubifragio. Protezione Civile: allerta piogge


Cielo terso, sole splendente con l'Etna innevata che svetta infondo, termometro che segna 15 gradi. E' il 'day after' di Catania l'indomani del violento nubifragio che si è abbattuto sulla città attraversata da un fiume d'acqua che ha travolto auto, moto, tavoli e sedie, causando una decina di feriti, non gravi. Intanto è partita la 'conta' dei danni. Nella centrale piazza Duomo i commercianti sono al lavoro per ripulire i negozi invasi da fango e risistemare i locali. Tecnici del Comune stanno eseguendo sopralluoghi nelle strutture pubbliche, e in particolare nelle scuole oggi chiuse, per verificare la presenza di eventuali danni. Le verifiche sono al vaglio della Protezione civile dell'Ente. 
Uscita straordinaria per l'Unità di strada della Croce rossa italiana per distribuire bevande calde e coperte asciutte ai senza fissa dimora dopo il nubifragio che si è abbattuto ieri sulla città. La Cri ha messo a disposizione di enti e associazioni un numero consistente di coperte, pronte ad essere distribuite per garantire una maggiore protezione dalle basse temperature notturne. "E' importante che associazioni di volontariato e istituzioni lavorino in equipe per dare risposte adeguate a momenti di emergenza come questo - afferma il presidente del comitato provinciale Cri di Catania, Stefano Principato - il rapporto consolidato che lega Croce Rossa al mondo istituzionale e associativo consente, oggi, di poter operare in sistema, ottimizzando il proprio contributo a favore dei vulnerabili".
"Nevica da stamattina su gran parte dell'Emilia Romagna e al nordovest, e da questa sera è attesa una nuova forte perturbazione che colpirà tutte le regioni centrali, la Campania e il resto del sud". E' l'analisi del sito www.IlMeto.it che avverte: "Memori della bomba d'acqua di ieri a Catania causata da un temporale autorigenerante, deve rimanere alta l'allerta per le zone costiere del centrosud nelle prossime 48ore riguardo a questi fenomeni". Antonio Sanò, direttore del portale di meteorologia, sottolinea poi che il peggio del maltempo giungerà a partire da domani: "Sabato dapprima maltempo al centro, Sardegna, Campania e poi, dal pomeriggio, si intensificheranno i temporali al centro-sud; neve in Emilia Romagna, forte tra Bologna e Modena, attesi oltre 10cm, in Toscana, Umbria e Marche a quote basse poi entro sera e nella notte neve diffusa al nord". Giornata di maltempo anche domenica quando gli italiani saranno chiamati alle urne: "Neve copiosa al nord-ovest, quindi Piemonte, Lombardia, Emilia occidentale, rilievi liguri - prosegue l'esperto - neve incessante sulla Lombardia e sul Piemonte. Piogge sul resto delle regioni, schiarite in Sicilia e regioni adriatiche dalla Romagna e il Molise". Ma purtroppo non è finita qui perché - conclude Sanò - "da lunedì la neve continuerà tutto il giorno in Piemonte e nell'entroterra ligure, altre piogge interesseranno le regioni tirreniche, le isole maggiori per l'arrivo dell'ennesima perturbazione".
(fonte Ansa)

Proposte per la Protezione civile del futuro

Una serie di proposte in vista della prossima legislatura
Numerosi responsabili territoriali della Protezione civile d'Italia, fra cui alcuni toscani, hanno firmato questo documento in vista della prossima legislatura

Alle soglie della XVII Legislatura un gruppo di esperti del settore, che hanno condiviso esperienze di gestione di emergenze, di governo territoriale e di attività di prevenzione, si interrogano sullo stato della Protezione Civile in Italia e formulano – attraverso un documento programmatico - alcune proposte per l’agenda del futuro Premier, affinché la Protezione Civile e la sicurezza territoriale diventino una “policy” strategica del Governo italiano e dell’intera Repubblica.

Il documento è articolato in una serie di punti, di seguito sintetizzati, e si conclude con una serie di raccomandazioni operative per i candidati Premier.

L’Italia nel Meccanismo di Protezione Civile dell’Unione Europea
Il periodo di programmazione europeo 2014 – 2020 contiene la previsione di una evoluzione del Meccanismo Europeo di Protezione Civile. Come si relaziona l’Italia con questo scenario? Stiamo negoziando per avere il Volontariato italiano in prima fila, per valorizzare il sistema delle Colonne Mobili regionali e nazionali in un contesto Europa? Si sta lavorando per adeguare il nostro sistema alle nuove indicazioni dell’Unione per poter essere protagonisti? Si stanno disegnando nuovi progetti da finanziare con il budget europeo?

La Protezione Civile Italiana dopo la Legge 100/2012 : un nuovo inizio
Si auspica un nuovo inizio : una Protezione Civile post Legge 100/2012 con un Dipartimento adeguato ed attrezzato per rispondere efficacemente alle nuove esigenze dei governi regionali e locali e del volontariato, responsabilità ricondotte alle risorse, linee di comando chiare ed univoche, sistemi di allertamento condivisi, interoperabilità. Una Protezione Civile al passo con i tempi, anche dal punto di vista tecnologico, che sia già pronta ad inserirsi in un contesto in cui saranno create nuove aggregazioni, come le Città Metropolitane, senza perdere di vista il resto del territorio, sempre articolato e spesso frammentato in piccoli centri.

Prevenzione strutturale e Protezione Civile: riunire la filiera della sicurezza territoriale
Si invoca una rinnovata relazione di continuità tra prevenzione strutturale e prevenzione non strutturale, un piano decennale di messa in sicurezza territoriale dai rischi sismico e idrogeologico, unito ad un programma di manutenzione del territorio da condividere con Volontariato e Cooperazione Sociale, collegato ad un’azione di promozione della cultura della Protezione Civile e della sicurezza. Occorre un vero e proprio “patto sociale sulla sicurezza” tra le Amministrazioni della Repubblica, i Cittadini e le Imprese. Un patto che necessariamente tenga conto dei nuovi scenari di rischio indotti dai mutamenti climatici in corso. Gli esperti raccomandano di ridurre progressivamente gli elementi esposti a rischio e impedire che nuovi e sconsiderati utilizzi di suolo aumentino la pericolosità dei territori e sottolineano che un piano d’investimenti decennale per la messa in sicurezza e la manutenzione del territorio rappresenta altresì un fattore cruciale di ripresa della crescita.

Diffusione della Cultura di Protezione Civile - Comunicazione come fattore strategico
Si auspica lo sviluppo di una nuova coscienza di protezione civile, intesa come necessità di formazione individuale del cittadino, volta all'acquisizione di nozioni di base e di preparazione nell'ambito dell'intero ciclo dell'emergenza. Acquisire tale cultura è la condizione necessaria per formare la coscienza di protezione civile nei cittadini, per garantire l'individuazione in ruoli chiave di amministratori capaci, consapevoli ed esperti, come pure la professionalità degli operatori di protezione civile. Per ottenere un buon risultato occorre lavorare nelle scuole di ogni ordine e grado, attraverso l'individuazione di programmi di formazione strutturati, condivisi ed istituzionalizzati. Il coinvolgimento delle famiglie e di quelle professionalità, capacità e competenze che in esse si trovano è fondamentale, sino già dalla fase di progettazione. Insieme alla “vecchia” Educazione Civica, la Protezione Civile e Resilienza dovrebbero diventare materia d’insegnamento scolastico curriculare, almeno fino alle Secondarie di II grado.

TLC e infrastrutture SMART
Si propone l’attuazione di una politica delle telecomunicazioni per favorire le comunicazioni inemergenza e basata sulla diffusione capillare del WiFi urbano e sull’armonizzazione di reti, sistemi e servizi di telecomunicazione di nuova generazione per favorire l’interoperabilità tra operatori afferenti alle diverse strutture della Protezione Civile. Si propone altresì di legare indissolubilmente il concetto di resilienza e di sicurezza ai concetti di “smart mobility” e di “smart energy”, predisponendo servizi di telecomunicazioni wireless integrati in ambito urbano e su scala allargata facendo leva sulle “smart initiatives”, che molti Comuni italiani e Città Metropolitane stanno intraprendendo e di attuare immediatamente il numero unico europeo di emergenza 112 rendendo possibile anche il contatto tramite SMS.

Il punto di partenza: la Comunità locale resiliente
La “creazione” di una comunità locale resiliente – consapevole di convivere con i rischi accettabili, e capace di reagire in modo attivo ed integrato con le Autorità locali”(E. Galanti, 2010) – è una sfida complessa, che necessita sia di maggiore consapevolezza, sia di una “strumentazione” di sistema. La definizione di una “strumentazione” di sistema si realizza attraverso la disponibilità di professionalità e competenze adeguate e la definizione di strumenti in grado di supportare la “capacità di reazione”, integrandola con il sistema delle Autorità locali.

Il Volontariato: un patrimonio essenziale da tutelare e promuovere
Il Volontariato di Protezione Civile è semplicemente essenziale per il sistema di Protezione Civileitaliano. In Italia ci sono 800.000 unità, 4.000 Associazioni iscritte al registro nazionale, oltre 1.300 gruppi Comuni/intercomunali. L’Italia ha bisogno di un Volontariato sempre più professionalizzato e specializzato che esprima operatori di alto livello, in piena sintonia con l’organizzazione della pubblica amministrazione ed in grado di operare in sinergia con le altre Strutture operative, ma anche in contesti europei ed internazionali.

Status di Operatore di protezione civile e formazione permanente
Dopo le numerose maxi emergenze degli ultimi venti anni, alla luce delle novità normative e dell'evoluzione della complessità del settore, risulta ormai non più rinviabile il riconoscimento delle professionalità specifiche della protezione civile all’interno della Pubblica Amministrazione. E’ necessario un sistema di formazione permanente di tutti gli operatori, in modo particolare dei ruoli direttivi ed esecutivi della pubblica amministrazione, affinché siano valorizzate le professionalità all’interno di carriere specifiche, come accade in altri settori della Pubblica Amministrazione.

Le risorse
Il finanziamento delle attività di protezione civile deve passare dalla logica della gestione postevento (calamità-risorse disponibili) a linee di finanziamento ordinarie e coerenti con le attività da realizzare. Gli esperti auspicano la costituzione di una pluralità di fonti di finanziamento dirette e indirette, diversificate in relazione all’obiettivo da raggiungere, tra cui l’esclusione dal patto di stabilità delle spese ordinarie e straordinarie destinate ad attività di prevenzione, previsione, mitigazione dei rischi e manutenzione del territorio e l’istituzione di un Fondo di Rotazione Nazionale in Cassa Depositi e Prestiti, alimentato da una percentuale sul complesso dei giochi e delle lotterie e destinato al finanziamento di eventi emergenziali, in modo che parte dei proventi dell’azzardo servano a mitigare l’hazard.

Proposte operative per i candidati Premier:
1 Revisione della Legge 100/2012;
2 Ricognizione dei Fondi Strutturali e residui dei fondi nazionali non spesi e loro riallocazione rapida;
3 Predisposizione di un Piano nazionale decennale di messa in sicurezza del territorio a mitigazione del rischio idrogeologico e sismico;
4 Realizzazione di un piano di accompagnamento per le Unioni dei Comuni chestanno per condividere la Funzione Amministrativa “Protezione Civile” in maniera associata;
5 Realizzazione di un piano straordinario di formazione per il personale degli Enti Locali, Regionali e del Volontariato specializzato;
6 Realizzazione urgente di un percorso di stabilizzazione del personale precario di Protezione Civile;
7 Individuazione del percorso normativo più adeguato per il riconoscimento della figura di “operatore di protezione civile” per Regioni ed Enti locali;
8 Potenziamento del Comitato Paritetico con apertura al confronto con la Consulta Nazionale del Volontariato di Protezione Civile;
9 Apertura degli “Stati Generali della Protezione Civile” per arrivare ad un Testo Unico della Protezione Civile, che individui finanziamenti certi e procedure condivise sul
territorio nazionale;
10 Attuazione immediata del numero unico europeo di emergenza, 112;
11 Omogeneizzazione e chiarificazione (modello codici triage di pronto soccorso) del sistema di allertamento su tutto il territorio nazionale (a beneficio dei Cittadini, dei mass media e degli operatori).