A 10 mesi dai terremoti che hanno
colpito l'Emilia la Protezione Civile regionale pubblica i dati relativi a
quante persone sono ancora ospitate in strutture alberghiere o scuole, e il
numero delle verifiche di agibilità effettuate, con rispettivi risultati. Sono
ancora 235 le persone ospitate in scuole, palestre, caserme e alberghi in
Emilia-Romagna dopo i terremoti di maggio. Tra i cittadini assistiti, 35 si
trovano nelle strutture al coperto e 200 in strutture alberghiere che hanno offerto
la loro disponibilità attraverso la convenzione siglata con Federalberghi e
Asshotel. Nel 52% dei casi (123 persone) si tratta di stranieri, per la maggior
parte marocchini (59), seguiti da tunisini (19) e nigeriani (14). Poi via via
altre 28 nazionalità. Gli italiani invece sono 77. I dati, aggiornati al 18
marzo, sono forniti dalla Protezione civile dell'Emilia-Romagna. Nel dettaglio
i Comuni che hanno messo a disposizione più posti in strutture ricettive sono
quelli di Bondeno (56 persone) e Sant'Agostino (32) in provincia di Ferrara;
Finale Emilia in provincia di Modena con 24 ospiti, Mirabello (Ferrara) con 18
e Castel Maggiore (Bologna) con 13. Sempre secondo i dati della Protezione
civile, ad oggi sono 38.726 le strutture controllate attraverso una valutazione
di agibilità post-sismica con scheda Aedes (Agibilità e Danno nell'emergenza
sismica). Di questi più di un terzo (il 36%) è immediatamente agibile, il 18% è
temporaneamente o parzialmente inagibile, il 36% è stato dichiarato inagibile e
il 5% inagibile per rischio esterno, ossia a causa di elementi esterni
pericolanti, il cui crollo potrebbe interessare l'edificio
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